Felipe VI |
Thursday 05 June 2014 | |
di Andrea De Angelis
Il principe Amedeo di Savoia, ha commentato su IntelligoNews l’abdicazione di Re Juan Carlos di Spagna, il cui posto posto verrà preso dal figlio, il principe Felipe. L’abdicazione di Re Juan Carlos era prevedibile o la ha sorpresa? «Non è sicuramente un qualcosa di rivoluzionario visti i precedenti più o meno recenti. La prima fu la Regina Guglielmina che abdicò nel 1948, e nell’ultimo anno ciò è avvenuto in Belgio e in Vaticano. Lei ha citato diversi esempi in cui i sovrani hanno deciso di abdicare. Questi automatismi proprio della Monarchia fanno un po’ invidia alla Repubblica? Si parla spesso di cambiamenti, ma raramente si riesce a farlo davvero… «Non sono ancora automatismi, ma lo stanno diventando pur non essendoci alcun obbligo. Nel caso di Felipe siamo dinanzi a un principe particolarmente preparato… «E’ stato preparato molto bene a diventare il Re di Spagna. Un percorso iniziato quando era addirittura bambino, che lo ha portato prima a laurearsi e poi ad avere due master in Canada e negli Stati Uniti. Ha girato il mondo, saprà fare bene in un Paese di primo piano come la Spagna». Forse meglio di tanti politici meno preparati? «Sicuramente, e senza essere soggettivo in quanto vicino alla monarchia. Questo è certo». Migliaia di spagnoli sono scesi in piazza invocando il referendum per poter scegliere la forma di governo. Ammesso che vi siano i numeri in Parlamento per questa operazione, è questa la strada migliore per tutti? «Anche guardando nel modo più oggettivo possibile la questione, non vedo comunque necessario al momento il referendum. La monarchia unisce e rafforza gli Stati, non viceversa.
|