Superga 1 luglio 2021. Ultimo saluto a S.A.R. Il Principe Amedeo di Savoia

 

Il 1 luglio si sono celebrate le esequie di S.A.R. il principe Amedeo di Savoia. Duca di Savoia e Duca d\’Aosta, capo della Real Casa, alla presenza della Famiglia Reale: di SAR la principessa Silvia di Savoia, di SAR il principe Aimone di Savoia con la moglie Olga di Grecia e Danimarca ed i figli Umberto principe di Piemonte, Amedeo Duca degli Abruzzi e della principessa Isabella, delle LL.AA.RR. le principesse Bianca e Mafalda accompagnate dalle rispettive famiglie.

Presente anche un rappresentante di S.A.R. la principessa Maria Gabriella di Savoia.

Nella splendida Basilica Reale di Superga, eccelso simbolo di Torino e del Piemonte, la cui costruzione si deve al Duca Vittorio Amedeo II di Savoia a seguito di un voto fatto alla Madonna delle Grazie nel 1706 durante l’assedio francese, una folla composta e sobria ha tributato gli Onori Civili e Militari a Sua Altezza Reale con grande affetto e devozione.

Sul feretro, i simboli più illustri della Monarchia sabauda, la Corona Reale e il Collare dell\’Ordine della SS Annunziata, ma anche il cappello e la spada da ufficiale di Marina Militare che fu del compianto Principe, circondato dal picchetto della Marina Militare.

Un coro proveniente dalla Toscana ha accompagnato la liturgia celebrata da Monsignor don Antonio Vigo, già cappellano della Marina Militare Italiana, insieme ai concelebranti Don Paolo Bonato della Diocesi di Vigevano e Padre Costantino Gilardi cappellano della Delegazione del Sovrano Ordine di Malta del Piemonte e Valle D’Aosta, i quali hanno omaggiato “un caro buon amico”, con quella stessa nobile semplicità, autenticità e sobrietà che furono le peculiarità principali nel carattere del Principe Amedeo. Le sue doti di servitore dello Stato, come ufficiale Marina si sposavano con quel ruolo di Capo di una Dinastia millenaria che ha regnato per secoli.
Le parole di S.A.R il Principe Aimone di Savoia durante la cerimonia, smorzate a tratti dalla commozione, hanno completato quell’ideale quadro descrittivo che fu la sua vita di Principe, di padre, di cristiano, di Ufficiale.

Non è stato facile né scontato per lui coniugare lungo tutto il percorso della vita i valori della dinastia con gli obblighi di devozione alla repubblica ma lo ha sempre fatto con tutto se stesso. Mio padre ha servito l\’Italia in continuità e questa è una cosa giusta. La nascita lo aveva voluto principe membro di una dinastia che ha scritto la storia d\’Europa e d\’Italia ma nascere membro di una casa reale non apre ad un destino facile. Lui comunque ha sempre servito il suo Paese con un profondo senso di servizio e alto senso del dovere che è stata la stella polare della sua vita. Non è facile trovare e tenere il proprio ruolo e rango in un regime repubblicano quando si discende dalla casata che ha regnato in precedenza per secoli su quegli stessi territori, ma mio padre è stato fedele alla Repubblica italiana secondo quel giuramento pronunciato alla sua nomina ad ufficiale della Marina Militare. Sono felice che lo abbiamo portato a Superga che è il posto dove riposano i componenti di Casa Savoia. Mio padre aveva chiesto di venire qui accanto ai suoi genitori. A parte la tristezza del momento sono felice di questa cerimonia che per lui aveva un grosso valore\”.

Nell’ omelia, Monsignor Vico, ricordando il rito funebre che veniva praticato per le sepolture imperiali a Vienna e svestendo ogni titolo ha omaggiato il Principe Amedeo.
Con la sobrietà tipica piemontese sono sfilati in punta di piedi i rappresentanti delle principali famiglie dell\’aristocrazia subalpina, i rappresentanti giunti della Casa Imperiale e Reale d’Asburgo e della Casa Reale di Borbone.

Presenti le autorità cittadine con Viviana Ferrero, e le Autorità regionali rappresentate dall’Assessore Fabrizio Ricca e dal Presidente del Consiglio Regionale Stefano Allasia. Inoltre era presente il Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa, gli ordini cavallereschi ed il Sovrano Militare Ordine di Malta rappresentato da S. Ecc. Fra’ Angelo Chiastellaro, Bali’ di Gran Croce di Giustizia, dal Delegato per il Piemonte, Conte Emanuele di Rovasenda, da Maurizio Bettoja e da una folta rappresentanza, il CISOM che ha prestato servizio d’ordine, e l’Unione Monarchica Italiana rappresentata dal presidente Alessandro Sacchi e da Edoardo Pezzoni Mauri.
Presente anche la Consulta dei Senatori del Regno rappresentata dal prof. Aldo Alessandro Mola e dal Segretario Ing. Gianni Stefano Cuttica, l’Istituto Nazionale delle Guardie d’Onore del Pantheon e tante altre Associazioni.


R.I.P.

Video della cerimonia

https://youtu.be/oTA0ER78vFQ

 

 

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